Leggere nel 2123: un’esperienza senza limiti
In principio erano le tavolette di argilla: primo supporto per la lettura utilizzato dall’umanità migliaia di anni fa. Poi vennero il papiro, comune nell’antico Egitto e in altre civiltà mediorientali, e le pergamene, diffuse nell’antichità e nel Medioevo. Infine, arrivò la carta, iniziata al mondo dall’Impero Cinese intorno al II secolo d.C.. Da allora, per quasi due millenni, la lettura ha conosciuto principalmente questo supporto: neppure i device digitali hanno intaccato il fascino del cartaceo.
Ma tra 100 anni, leggere significherà ancora sfogliare pagine e pagine di parole fissate su cellulosa? Bisognerà davvero acquistare un libro ogni volta che se ne vuole leggere uno? Farlo vorrà sempre dire tirare giù gli alberi da cui ricavare la carta necessaria per stampare? Scopriamolo insieme nel primo di una serie di contenuti ispirati a Roma 2123, mostra ospitata da Galleria Alberto Sordi e dedicata a come l’Intelligenza Artificiale ha immaginato la Città Eterna del futuro.
L’inchiostro elettronico rivoluzionerà tutto
Partiamo dall’ultima domanda: fortunatamente no, nel 2123 nuovi materiali ecologici e sostenibili avranno sostituito quelli a cui noi siamo abituati, risparmiando boschi innocenti. Ad esempio, la carta sarà realizzata con la cellulosa ottenuta da fonti rinnovabili come le alghe o le biomasse vegetali.
Ma i libri, in realtà, saranno dei libridi: in parte cartacei, in parte digitali. Le pagine saranno, infatti, rivestite da sottilissimi e flessibilissimi schermi su cui verrà applicato un inchiostro elettronico ad alta definizione. Quest’ultimo unirà alla qualità visiva della carta stampata l’interattività dei dispositivi digitali, elevandola alla massima potenza.
Sarà infatti merito suo se nel 2123 immergersi in un romanzo sarà un’esperienza completamente multisensoriale, oltre che assolutamente sostenibile. L’inchiostro elettronico permetterà infatti di riprodurre suoni e rumori, ma soprattutto di coinvolgere anche l’unico senso oggi non stimolabile digitalmente: l’olfatto.
La carta stampata sarà davvero profumata
Grazie a microcapsule contenenti sostanze aromatiche integrate nell’inchiostro stesso, il lettore del 2123 potrà sentire specifici profumi in sincronia con la lettura: un biglietto per un universo di odori letterari, una rivoluzione che connetterà emotivamente il lettore e il narratore.
Ad esempio, il famoso passaggio delle madeleine in Alla ricerca del tempo perduto di Proust diventerà un viaggio olfattivo coinvolgente, perché durante la lettura si avvertirà l’aroma dei dolci preparati ogni domenica dalla zia Léonie… Bello, vero? Ma c’è di più! L’inchiostro elettronico permetterà anche di riutilizzare all’infinito il supporto di lettura: dopo aver letto un libro, si potrà infatti semplicemente azzerare il testo e passare a una nuova avventura letteraria.
Con l’inchiostro elettronico e una connessione internet, basterà un clic per scaricare da una piattaforma online sempre nuovi libri, sovrascrivibili direttamente sul supporto cartaceo-digitale. Così, si ridurrà l’impatto ambientale, mentre aumenterà la gioia di leggere. Addio spreco di carta e deforestazione, benvenuta lettura sostenibile e senza limiti!
Da lettore a spettatore della storia
Praticamente nel 2123 si potrà avere con sé una biblioteca infinita. E l’esperienza di lettura sarà anche personalizzata grazie all’implementazione di intelligenza artificiale e analisi dei dati. I libri del futuro si adatteranno infatti ai gusti e alle preferenze individuali: ogni lettore avrà accesso a una vasta gamma di dettagli realizzati su misura. Forme, colori, suoni, odori, consistenza dei materiali: tutto sarà customizzabile.
Sì, anche la consistenza dei materiali, perché la vera rivoluzione avverrà grazie alla realtà virtuale VR e alla realtà aumentata AR. Con un semplice visore e dei guanti con sensori, i lettori potranno immergersi nelle trame dei libri, vivendo le avventure dei personaggi in modo iperrealistico. Si potranno vedere e toccare gli oggetti descritti nel libro, assistendo vividamente alle scene immaginate dall’autore. Insomma, la parola “interattività” nel 2123 avrà tutto un altro significato!
La lettura è da sempre un atto di bellezza, una porta che si apre su orizzonti senza fine. Era così con le tavolette di argilla; era così con i papiri; era così con le pergamene; era così con i manoscritti; è così su carta e device digitali; sarà ancora di più così tra 100 anni, quando aprendo un libro si darà il via a un’esperienza straordinaria.
30 Maggio
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